Dagli archvi di un carissimo amico (Maurizio Casini Ropa) il Clamferr ha avuto a disposizione uno straordinario reperto. Un C.T. di Italo Briano sul quale stiamo lavorando per la realizzazione di una E626 della serie 015 - 099. La sigla C.T indica un clichè tipografico, dal quale con un procedimento rivoluzionario per l'epoca Italo Briano otteneva delle lastre fotoincise per la realizazione molto fedele di modelli in scala. Tale procedimento, partendo da una ripresa fotografica del disegno originale con le varie parti del modello, impressa su pellicola fotomeccanica, consentiva di ottenere un negativo successivamente stampato su una lastrina di zinco dello spessore di 0,9 mm precedentemente preparata con una emulsione fotosensibile e sviluppata in un apposito bagno. La lastra così sviluppata veniva sottoposta ad un ulteriuore bagno in acido che intaccava solo le parti impressionate, in relazione al tempo di immersione, lasciando in evidenza le parti in positivo. Una tecnica assai nota a chi usa l'acquaforte come mezzo espressivo ma mai utilizzata fino ad allora in modellismo. Seguiva poi il taglio e la lavorazione, certamente complessa, delle parti fino alla realizzazione del modello.

La prima foto, con una E626 077 realizzata da A. Betti Carboncini e le informazioni sui C.T. sono ricavate dal n. 2 di Treni e Plastici dell'aprile 1979.
Saluti a tutti
