Perchè un titolo così insolito per questa discussione? Vediamo.
La ferrovia arrivò in Italia in ritardo rispetto ai paesi dell’Europa centrale, come Gran Bretagna, Belgio e Francia, ma pose subito problemi nuovi ai progettisti, a causa della tormentata orografia del territorio. Fu così necessario trovare il modo di superare le montagne, che punteggiavano numerose parti della penisola e che soprattutto separavano l’Italia dagli altri Stati.
Le gallerie alpine furono le maggiori opere tecniche del XIX secolo, vero banco di prova delle capacità ingegneristiche dell'epoca.
Tra i trafori ferroviari ricordiamo quelli del Moncenisio (1871), del San Gottardo (1882), del Sempione (1906), del Colle di Tenda, il tunnel di base del Lötschberg.
Il primo dei lunghi tunnel fu quello del Moncenisio (poi chiamato Fréjus), il cui scavo procedette lentamente, finché si iniziò a utilizzare le macchine perforatrici, inventate dagli ingegneri Germano Sommeiller, Sebastiano Grandis e Severino Grattoni.
La galleria del Frèjus rappresentò addirittura, insieme al taglio dell’Istmo di Suez, il principale simbolo del progresso e del dominio dell’uomo sulla natura nell’epoca del positivismo.
Buon ultimo, il traforo che sarà parte integrante della ferrovia Torino–Lione (o Nuova Linea Torino–Lione, abbreviato spesso con NLTL). La sua localizzazione, come noto, è in Val di Susa, tra le località di Susa e St Jean de Maurienne.
Io sono nato (ed ho vissuto per molti anni) a Torino; e da poco più che bambino ho imparato a conoscere il Monumento ai caduti del Frejus. Fu costruito per celebrare l'inaugurazione della galleria del Frejus, e fu inaugurato il 26 ottobre 1879. La città volle dedicare a tutti coloro che hanno lavorato all'opera un monumento commemorativo al centro di piazza Statuto, inaugurato nel 1890 ed alla cui sommità sono esposti i cognomi dei tre ingegneri.

Ma si farà davvero il traforo della Val di Susa? Perchè tutti questi reiterati incidenti, volti ad ostacolare, anzi a fermare, la realizzazione del traforo?
Cosa sta succedendo realmente in Val di Susa? Difficile capirlo. I mass media e i politici hanno deciso di oscurare la vicenda, dando risalto solo agli incidenti ed astenendosi dall'asprimere opinioni in merito. Almeno fino ad ora.
Il vicepresidente del Consiglio, Angelino Alfano, durante un sopralluogo al cantiere di Chiomonte da cui partiranno gli scavi del maxi tunnel, ha affermato:
“Nessuno fermerà la TAV. Sono qui perché lo Stato protegge quest'opera e ne assicura la realizzazione. E' compito dello Stato †- ha sottolineato il capo del Viminale - “non solo difendere i cittadini ma le opere che ritiene strategiche come questa, con tutta la forza dello Stato. Non sarà consentito a nessuno interrompere con delinquenza e violenza l'opera. Nessuno può fermare lo Stato sovrano. La TAV è già iniziata e si faâ€.
Nel frattempo migliaia di persone continuano a manifestare e lottare, non sempre pacificamente. L'Europa si chiede se tagliare i fondi per l'opera e in molti si chiedono perché farla e a chi convenga...
Insomma: un tempo i tunnel ferroviari erano ritenuti opere essenziali, frutto del progresso e dell'ingegno umano; ma oggi?
Siamo forse passati dal considerarli opere degne di creature "miracolose", come gli Angeli, a giudicarli opere infernali, tipiche dei Demoni?